Sadamoto (Evangelion) e le Comfort Women: ennesimo problema tra Giappone e Corea

Il celebre character designer di Evangelion è in un turbinio di polemiche per sue dichiarazioni, ma non è il solo

di Alex Ziro

I rapporti tra la Corea del Sud ed il Giappone non sono mai stati particolarmente idilliaci e anche nell'ultimo periodo non sono sembrati destinati a migliorare, e di certo Yoshiyuki Sadamoto, storico character designer di Neon Genesis Evangelion e Summer Wars, non ha perorato la causa con le dichiarazioni rilasciate recentemente.

Nel museo d'arte della prefettura di Aichi si è tenuta la mostra d'arte storica “After ‘Freedom of Expression’?”, la quale è stata cancellata solo tre giorni dopo a causa della scultura "Statua della Pace" di Kim Seo-kyung e Kim Eun-sung, la quale mostrava una "comfort woman", ovvero una delle tante giovani schiave coreane rapite dai militari giapponesi nel corso della seconda guerra e costrette a servirli nelle "case di piacere".

Sadamoto ha definito tale scultura "sporca" e "volgare", asserendo che quella scultura fosse semplice propaganda e che non avesse nessun valore artistico.
 
comfort women

"La sporca statua di una ragazza. Un filmato che mostra una foto dell'Imperatore del Giappone venire prima bruciata e poi calpestata. Non può che essere lo stile propagandistico di un determinato tipo di paese" (riferendosi ai filmati proiettati sotto i piedi della statua).

"Non ha assolutamente niente di interessante o di bello, niente che ti possa aprire gli occhi o scaldare il cuore, non ha nessuno degli aspetti intellettualmente stimolanti che cerchiamo dall'arte moderna. È solo volgare e fastidiosa". "Mi aspettavo qualcosa che rispettasse la tradizione di dOCUMENTA o della Triennale di Setouchi... che peccato".

"Speravo in un evento artistico che potesse rappresentare al meglio l'arte contemporanea: ceramica, biciclette, motociclette, film, fumetti, moda, architettura e tutte quelle cose che sono apparse nella prefettura nello stesso periodo. Rimuovete questa folle [propaganda] guidata dai media e la mostra può ancora essere salvata".

"Mi piacciono le idol coreane e se qualcosa è bello esteticamente lo ammetto senza problemi". "Se l'esecuzione è mediocre e dà un risultato pessimo allora ovviamente avrò un'opinione differente una volta vista di persona. Le mie scuse alla modella, nel caso ce ne fosse una...". "Non dico che l'arte non può diventare propaganda ma, sinceramente, questa scultura non mi ha detto nulla artisticamente".

 

Le reazioni alle sue parole non potevano che essere negative, tra fan coreani di Evangelion dichiaratisi enormemente delusi ma anche ragazzi giapponesi che comprendono il valore simbolico ed artistico di una statua in ricordo di giovani e giovanissime ragazze che hanno subito violenze inesplicabili: "La statua dà modo alle donne giapponesi di riflettere sui propri diritti, e tu definisci tutto ciò "sporco"?"

I curatori della mostra hanno dichiarato la chiusura della stessa come "il peggior atto di censura del Giappone post guerra mondiale". Secondo il Mainichi Shimbun più di 700 lamentele sono arrivate contro la mostra solo l'1 agosto; Hideaki Omura, il governatore di Aichi e capo del comitato d'organizzazione ha detto al Japan Times che il comitato ha ricevuto varie minacce compreso un messaggio nel quale una persona ha dichiarato che avrebbe "portato una tanica di benzina nel museo", chiaro riferimento alla tragedia della Kyoto Animation.

Di contro, però, un movimento partito lo scorso 4 agosto dall'artista napoletana Rosaria Iazzetta è divenuto fortemente virale su Instagram e Twitter: per condannare questa censura diversi ragazzi e ragazze hanno assunto la stessa posa della statua.
 
 
La Statua della Pace è stata installata la prima volta nel 14 dicembre 2011 di fronte all'ambasciata giapponese ed è uno dei tanti capitoli di questo difficilissimo rapporto tra i due paesi, che ad oggi sono sempre più distanti.

Fonti Consultate:
Anime News Network
Mainichi Shimbun

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